La bellezza dei cori incisi sul rovescio di musiche sacre: l'emozione e la gioia
Il 16 dicembre mi sono apprestata ad effettuare una registrazione: di solito, poichè la cassette oramai stanno diventando sempre più rare e dunque per non sciuparle con soli pochi secondi di registrazione alla volta, sono solita caricare la base con diversi spezzoni di base per volta, ossia registro per 12-15 spazi, poi dò uno stacco di 4 spazi vuoti e poi registro ancora per 12-15 spazi circa e così via, fino alla fine del nastro che è di 60 minuti. Ragion per cui non ricordo sempre cosa ho inciso esattamente nella base del nastro, anche perchè spesso utilizzo o la mia voce o la radio, cercando qua e là quelle stazioni da cui odo voci chiare e ben modulate, senza far caso all'argomento che trattano, a me basta avere la base incisa chiaramente, di modo che "loro" possano poi utilizzare le sillabe delle parole che vi sono, e registro a volte voci femminili a volte maschili, indifferentemente. Spesso ho registrato anche da radio Maria per il semplice fatto che i loro speakers parlano con calma, modulando bene le parole, quindi rendendo più semplice, per me, il lavoro di decodifica che devo fare su una base rovesciata. Ero giunta quasi alla fine della cassetta incisa e rovesciata quando ho trovato due cori bellissimi, che subito mi hanno lasciata senza fiato dall'emozione; del secondo ricordavo di aver registrato il pezzo di una canzone dedicata alla Madonna su radio Maria, appunto, ed ero consapevole che avrei trovato una musica, ma del primo non ricordavo e non ricordo affatto di aver registrato, in realtà, come poi ha scoperto il mio amico Claudio Pisani (www.webalice.it/cipidoc), sulla musica dell'Ave Maria di Schubert. Probabilmente una mia distrazione ha permesso che venisse incisa quella musica, anche perchè difficilmente l'avrei registrata sulla base consapevolmente perchè il lavoro di decodifica sulla musica è più difficile. Ma così è andata e ora dico per fortuna, perchè il risultato è, come potrete sentire, davvero straordinario. Voglio avvertirvi che le parole che si odono sulla musica sono molto poco percepibili, ho fatto un grande sforzo per trarre le poche frasi che vi trascrivo e, comunque, una gran parte di esse non sono riuscita a comprenderle. Peccato, perchè le poche frasi che ho potuto comprendere lasciavano intuire parole di grande bellezza. Ma godetevi quest'ennesima performance che ci giunge da un'altra dimensione. Nel primo coro uderete la parola "nave" pronunciata prima dell'inizio della musica, il professor Masi, esperto di metafonia che ha registrato innumerevoli cori di grande bellezza (www.ricercapsichica.it/articoli/cantipsicofonici1.htm), sostiene di aver registrato più volte questo termine: probabilmente "loro" indicano con la metafora della nave il mezzo col quale scendono verso di noi con la metafonia. |
lì, c'è una nave nel blu..... .
CORO I°
Nave ( voce )
Lì....c'è una nave nel blu,
già corriamo con gioia a trovà bene
già ci è rosa ogni via
apro la via alla bruna
se onorerà.....
parole incomprensibili
......nel mondo
CORO II°
Rinuncià amare è strano
e lì pur c'è la voce per comporre,
la vorrò, vedrai, per far più rider
se lo manderai....
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Poche ma intense parole arricchiscono questa musica registrata sul rovescio dell'Ave Maria di Schubert: come ho detto nel prologo la nave è il simbolo del mezzo col quale "loro" discendono tra noi grazie alla metafonia. Non credo di dover dare troppe spiegazioni, il testo è estremamente chiaro, è un messaggio di profonda gioia, di grande speranza, devo solo dirvi che col termine "bruna" si riferiscono a me.
Nel secondo coro la prima frase ci ricorda che la legge naturale su cui si regge l'Universo è l'Amore, per cui, dicono, è più strano rinunciare ad amare anzichè no, è quasi innaturale vivere senza amare nel senso più profondo del termine. Sembrano apprezzare che si metta loro a disposizione la nostra voce affinchè possano comporre i loro messaggi d'amore, e infatti, essi dicono di volerla, questa voce, per darci più gioia se manderò in onda questo brano.
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COMMENTO
L'unico rimpianto che ho è quello di non essere riuscita a decifrare completamente il testo del primo coro, del resto la difficoltà è stata notevole, anche perchè le parole sembrano fondersi nella musica, emergendo solo leggermente sul livello della stessa. Mi rendo conto che bisogna avere un orecchio particolarmente allenato per sentire quelle parole, ma con un pò di buona volontà è possibile. Ho ritenuto comunque che valesse la pena farveli ascoltare perchè davvero belli e coinvolgenti, del resto ci hanno oramai abituati allo straordinario e alla bellezza, ma questi cori restano comunque di grande impatto emotivo.
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