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Sant'Erasmo mi incoraggia e sostiene, e porta Albapia, la piccola bambina disabile di Assunta, volata in cielo davvero troppo presto, e Loredana, amica, anch'essa disabile, di Claudia - 18/10/2013

Nelle parole del santo c'è sempre tanto affetto e tanta ironia. E' un tratto del suo carattere che abbiamo imparato ad amare e che ci apre le dimensioni più belle e felici del mondo in cui egli vive. E nella sua leggera ironia egli stempera le inutili polemiche di coloro che si oppongono a questo progetto di Dio pensando, ironicamente, di essere loro dalla parte di Dio, ma che prestano il fianco, mi auguro inconsapevolmente, proprio a chi non vuole che certe verità vengano rivelate affinchè tanti cuori tornino alla fede e a Gesù Cristo. Sant'Erasmo riesce ad avere sempre parole piene di saggezza ed equilibrio e, anche di fronte alle situazioni più contrarie e difficili, come gli attacchi cui la metafonia è sottoposta in questo periodo da tanti fondamentalisti dalla mentalità chiusa, la sua saggezza predomina con parole rasserenanti, che danno fiducia e serenità. Credetemi, mi basta ascoltare queste sue parole per dimenticare cattiverie, tradimenti, offese ed attacchi, e a queste sue parole mi abbandono fiduciosa, ritrovando il senso profondo di questo compito, faticoso ma sublime. Nessuno sulla terra saprebbe donarmi questa serenità e questa pace del cuore, credetemi, e lo ringrazio sempre per il grande privilegio di farmi da guida ormai da tanti anni. Con lui sono venuti Albapia, la piccola bimba disabile di Assunta che è vissuta per otto anni soltanto accanto ai suoi genitori e poi è volata lassù per asfissia e Loredana, un'amica anch'essa disabile di Claudia che ora, lassù, di certo non è più disabile, così come non lo è Albapia.

navi v’è, e in mar che là tirano a Gesù!......

SANT'ERASMO

Dì là, via, c'è, lievità l’ammirare qui,
entra squalo, vo là remi, là gira!
Noi siamo, eh, già lì, Frà.
Pare giù fiele che già ti è lì':
voce a me, rida, me dà!
E è navi v’è, e in mar che là tirano a Gesù!
E che bella è, e se vonno là piglià, eh!
Là so che ce dà consigli….amaro là!
Va pure, di luce, dì, già vann' eh!
E aspè: gran Re disegnò, qua sano va Aldilà!
Frà a noi due giuri qui!


ALBAPIA

Qui, neh, sto su! Qua è vera, qui!
Con noi c’è Gesù,
poggià fede,
qua ti vengo, qua lei vede!
E “sale” voglio dare giù:
oggi posso dì, si, aggiustò qui!
Ama, rida giù!
E nulla sarà vedè lì il Signore?
Qua state, va, farete lì!
Qua anima c’è, qua alimento ve fa là,
ve va de ride? C’è qui il ditone!
E no bara, voce qui!
Che già è vera, qui raro è dei raggi, ve li inoltra!
E noi là protegge, vero qui!
Ah là, qua alla terra scenne
vespa d’ispettore!

Qui gran c’è affare, vedrà!

 


LOREDANA

Uh, giù ti vedo!
Qui, deh, vole leggere?
Ti hai ispirà, tu leggi!

Oh, lo sai che son là tardi?
Qui, si, do: po’ far te!
Ce l’hai dentro!
Oh vidi delle cose buffe ccà,
e pane cerca….a vasino va torte, deve svelare,
sa, è dolo, ccà c’è sonà!
Ah vivrai se fai, lì giù Oltre, là!
Ccà Re dà e a Re dare,
stai là, s’entra, più l’era amà,
di favor ci vede Re!

 

 

 

 

 

 

 

 


SPIEGAZIONE DEL TESTO

Sant'Erasmo osserva che quaggiù lievita, cresce, l'ammirazione per queste registrazioni, per i suoi messaggi, ma dice che proprio per questo, il demonio (squalo) gironzola e tenta di intrufolarsi e rubare a loro i "remi" per condurre questa "nave" celeste, ma subito la mia guida mi rassicura: ci sono loro, gli spiriti potenti ed elevati a fare da guardia, nessuno entrerà. Pare che abbia "fiele", amaro, per tanti motivi, e allora il santo prova a consolarmi esortandomi a ridere, visto che con ciò che faccio gli do una voce. E vi sono tante loro "navi" (sapete che usano spesso la metafora della nave per indicare il mezzo col quale scendono sul piano terrestre a registrare), navi che viaggiano in questo mare di onde sonore e che vengono solo per tirare, portare le anime a Gesù. Il caro santo cerca di consolarmi con un simpatico complimento e dice che vogliono rubarmi a lui perchè sono ....bella (bontà sua, arrossisco e di molto). E' amaro, per Sant'Erasmo, notare che da qua giù, sulla terra, tanti vogliono dargli consigli su come e cosa dire (e quanti!), su quali argomenti toccare o non toccare....ma mi spinge ad andare avanti che quelli che entrano in questo registratore vengono dalla luce. Prima di finire vuole aggiungere che fu Gesù, il gran Re, a disegnare questo progetto divino che ci permette di ricevere questi messaggi e che qui viene solo la parte sana dell'Aldilà, gli spiriti buoni. Vuole che io giuri a lui e a Piero (che era vicino al santo e mi ha dato un breve messaggio privato che però non riporto) che io non mi faccia abbattere e che vada avanti serena.
Albapia dice subito che lei sta in alto, sta "su", e che questa faccenda è del tutto vera. Con lei ed altri spiriti che sono con lei c'è Gesù (conferma che è in Paradiso), bisogna poggiarsi sulla fede dice a sua mamma assicurandole che lei viene davvero a registrare e che la vede. Con le sue parole vuole darci "sale", ovvero conoscenza e sapienza, e tiene a dire a sua mamma che lassù la "aggiustarono", ovvero non è più disabile, è perfettamente sana. Dice ad Assunta che deve amare e ridere, dopo la morte non c'è il nulla, ma la possibilità di vedere il Signore e così lei chiede se è nulla vedere il Signore! Chiede di stare su questo sito, di leggere i messaggi che poi si farà del bene qua, sulla terra. L'anima esiste davvero e con questi messaggi noi diamo alimento all'anima, la istruiamo e la nutriamo per l'eterno. Scherza, la piccola, e chiede a sua mamma se le va di ridere un pò e così le mostra il suo "ditone" come in quei giochi che si fanno ai bambini muovendo le dita come fossero pupazzetti. Non è la bara la fine di tutto, loro lassù hanno anche la voce per parlarci. Ed è vera questa cosa che ora dice: sono rari questi raggi che giungono da un piano così elevato a portarci i loro messaggi, ma il cielo qui ce li inoltra. Loro, spiriti puri ed elevati, proteggono Assunta e la sua famiglia, lei è diventata un piccolo angelo custode della sua famiglia. Ora scherza ancora dicendo che l'ispettore, ovvero S.Erasmo, scende sulla terra con la sua "vespa" a portare messaggi e che qui, nel contenuto di questi messaggi, c'è un grande affare da poter fare per la propria vita e la propria anima.
Loredana dice a Claudia che la "vede" e la invita a leggere le sue parole. Claudia è una brava poetessa e così Loredana la invita a leggere questi messaggi e a trarne ispirazione. Le chiede se sa che qui sulla terra tanti sono un pò "tardi" (lenti), ci mettono tempo a capire e a fidarsi, e le dice che anche lei, claudia, se vuole, può dedicarsi a registrare, ce l'ha dentro questa capacità, dunque ne approfitti. Loredana dice di aver visto cose "buffe", incomprensibili, qui sulla terra, come quella di vedere che c'è gente che cerca un tozzo di pane e, invece, altra gente che butta succulente torte nel "vasino", nell'immondizia. E vuole che Claudia sveli che in questo comportamento c'è "dolo", c'è colpa grave, bisogna scuotere le persone su questo tema. La vera vita si vive solo se si fa qualcosa di buono per gli altri, dice Loredana, e ricorda che c'è davvero l'Oltre in queste comunicazioni. E siccome qui il Signore ci dà, ci dona, anche noi dobbiamo dare a Lui con la preghiera e l'agire disinteressato verso il prossimo. Loro entrano davvero tramite questo mezzo, invita Claudia a restare che il Signore vede con favore il fatto che "loro" da lassù vengano a comunicare con noi tramite la guida santa di Erasmo.

COMMENTO

Quando vengono i bambini a registrare lasciano sempre il segno. Con la loro freschezza, col loro entusiasmo e la loro immediatezza, riescono sempre a trasmetterci serenità, stupore e certezza. Albapia non avrebbe potuto trasmetterci meglio la sua beatitudine, e stupisce come lei, piccolo angioletto, adesso venga ad "insegnare" a sua mamma la fede, la speranza e la necessità di continuare a vivere amando e ridendo, godendo questa vita come l'attesa serena di ricongiungersi un giorno nell'amore di Dio. Anche la parole di Loredana sono pacate eppure incisive e per la prima volta ci viene portato un richiamo celeste sugli sprechi di cibo che offendono i poveri e Dio e che ormai sono davvero intollerabili in un mondo dove le risorse alimentari sono così sbilanciate e mal distribuite. Insomma, sempre grandi temi su cui esercitare la propria anima che riceve un vero e proprio nutrimento da questi insegnamenti, come ci ricorda la piccola Albapia.

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