Mi ha scritto Concetta facendomi partecipe della sua esperienza. Riporto qui una parte della sua mail in cui lei stessa ci spiega il fenomeno di cui è testimone da un pò di tempo a questa parte:
.....Mi piacerebbe esporti la nostra esperienza, che ha avuto inizio con la morte di
mio padre, purtroppo avvenuta improvvisamente nel dicembre del 2010, all'età
di 81 anni. In breve, fin dal giorno del suo funerale, per la prima volta in
una foto scattata da mio marito al cimitero, sul luogo della sepoltura, con
una macchina tradizionale appartenuta a mio padre e successivamente in foto
prese con fotocamera digitale del cellulare, è possibile intravedere,
ingrandendo opportunamente il soggetto ripreso, immagini ad esso estranee.
In pratica si tratta di volti di uomini,donne e bambini, di anziani e
giovani,singoli e/o spesso in gruppi, che sovente si intersecano e si
evidenziano anche capovolgendo le foto o ruotandole a sinistra o a destra,
oltre ad immagini di animali che sono abbastanza
frequenti,anche se in misura minore rispetto ai volti umani. Le foto possono
riguardare ambienti interni, anche negli specchi, o esterni ,direttamente o
attraverso i vetri di finestre o di automobili.In particolare, da diversi
mesi, ho preso a fotografare regolarmente dal balcone di casa un grande
albero che sta di fronte, sin da quando mi sono accorta che la sua chioma
era come se si prestasse ad essere una specie di"base"in cui immagini più
grandi, spesso formate da altre più piccole,si intrecciano, col risultato di
volti che, "zoommando ",sono talora visibili abbastanza facilmente,oppure
rimangono più celati e non saltano immediatamente all'occhio.Condivido la
visione di queste foto con mio marito(ha provato anche lui a fotografare
l'albero e l'effetto è stato identico alle altre mie foto)e con mia sorella
(via mail)ed entrambi sembrano avere la mia stessa impressione per buona
parte delle immagini, anche se, non so se per il fatto di avere l'occhio più esercitato,esclusivamente per il maggiore tempo che vi dedico, alcune sono
chiare solo a me. Le esaminiamo non solo sul telefonino ma anche sul
computer,dal momento che non avendo specifiche conoscenze, nè particolare
esperienza in campo fotografico, ho letto e provato a seguire alcune tue
indicazioni e ho iniziato ad utilizzare un programma, photoscape, che ho
potuto scaricare da internet e mi permette di visionare ed eventualmente
raccogliere i volti. A tal proposito devo dire che, quando nei primi mesi
del 2011,abbiamo notato con un po' di ritardo la prima immagine nella prima
foto al cimitero, avevo da poco scoperto l'esistenza del sito di
Metafonicamente,in cui mi ero per caso imbattuta nel corso di una ricerca
fatta su internet,dopo la lettura di un libro "Il miracolo di una
vita",incentrato sulla veggente calabrese Natuzza Evolo, morta recentemente.
Sono al corrente del fenomeno della pareidolia e tanto mi sono domandata
quanto l'occhio umano possa autocondizionarsi o essere influenzato da
elementi visivi,riflessi o altro,che possano dar luogo a fraintendimenti. Mi rendo anche conto che c'è stato e c'è in me un coinvolgimento empatico
derivante dal fatto che, dopo la prima foto del tutto inaspettata,con tutto
lo stupore e la meraviglia connessi,ho sentito l'esigenza di assecondare un
istinto che, nel fotografare per avere conferme, per poi ricercarle
nuovamente una volta ottenute,mi sembrava alleviare almeno parzialmente il
dolore per la morte di mio papà ed inoltre pareva farmi ricercare qualcosa
che fino ad allora avevo agnosticamente pensato si riferisse ad una
dimensione della cui esistenza o non esistenza non si potesse avere prova
evidente e di cui perciò non ci si dovesse occupare o preoccupare.Così a un
livello del tutto intimo e privato mi sono lasciata guidare dalla sensazione
di seguire una specie di corso fotografico che via via portava da sè a
sempre nuove scoperte visive,accompagnate un percorso interiore di
acquisizione di consapevolezza nei confronti di una realtà sconosciuta,anche
grazie alla lettura delle comunicazioni da te riportate.
Ritenendo interessanti le foto di Concetta, le pubblico qui di seguito, lasciando a voi la possibilità di farvi una vostra opinione in merito.
La prima foto al cimitero:
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Particolare riportato più volte della figura, che ho cerchiato, rilevata accanto alla persona che di vede centralmente nella foto, si nota un volto di profilo che pare avere una tiara in testa, un cappello vescovile:
Seguono una serie di foto che riportano i volti che Concetta fotografa tra gli alberi.




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