Ecco di seguito la mail che mi ha scritto Gigliola. Preciso che i messaggi sono ricevuti da Gigliola tramite scrittura automatica:
Mi chiamo Gigliola e desidero rendere testimonianza della mia storia.
Io come tante altre mamme ho dovuto affrontare la sconvolgente esperienza della perdita di un figlio di 26 anni, per un incidente di moto.
Quando partì per la Luce, era un bellissimo ragazzo, allegro, esuberante e pieno di vita, sempre pronto al sorriso e pieno di amici.
Sopravvivere al proprio figlio è il dolore più grande che un essere umano possa sopportare ma, mentre mi annullavo nel mio dolore, lui è tornato e mi ha ridato la gioia di vivere.
Il Signore aveva ascoltato le mie disperate richieste di aiuto e, nella Sua infinita misericordia, mi ha fatto ritrovare mio figlio.
I suoi primi messaggi sono arrivati tramite una mia amica sensitiva, poi come mi era stato annunciato, cominciai a ricevere anch’io.
Il percorso continua ed è proprio lui, il mio ragazzo, che mi guida e mi fa da maestro.
Mi ha fatto capire che Dio è più vicino a noi di quanto possiamo immaginare; mi ha insegnato a vivere nella pienezza della Luce Divina che accoglie tutti i suoi figli e mai li abbandona e, soprattutto, mi ha aperto gli occhi alla Conoscenza. Oramai so con assoluta certezza che la realtà che viviamo come essere umani, è offuscata dal velo dai preconcetti che noi, nelle mostra limitatezza, pensiamo essere giusti quando, in realtà, è nulla dinanzi al mistero che ci circonda.
Basta aprire il proprio spirito, accostarsi alla preghiera, affidarsi completamente a Dio e i nostri occhi si spalancheranno alle meraviglie del Signore e capiremo che la morte non esiste ma è una festosa transizione da uno stato carico di limiti, quale è la nostra esistenza terrena, ad un altro dominato dalla pienezza della Luce di Dio.
L’immagine dell’Aldilà che mio figlio mi ha mostrato è totalmente diversa da quella che ci è stata trasmessa dalla Chiesa, non è eterno riposo, ma trasformazione, movimento, crescita spirituale e immensa felicità.
I nostri figli sono ancora legati a noi da un filo invisibile che ci ricongiungerà a loro quando sarà terminata la nostra esperienza terrena
Niente si cancella, ma l’amore che ci lega rimane inalterato, anzi si sviluppa e si completa.
Mi auguro che questa testimonianza possa rinnovare i cuori affranti dal dolore, perché il mio compito ora è donare aiuto a chi ancora pensa che la morte è la fine di tutto.
Il dono meraviglioso che mi è stato concesso aveva questo preciso disegno e di tutto ciò rendo grazie a Dio.
Gigliola
La nostra meravigliosa storia e raccontata nel libro “In nome di Dio, sono Manuele” scritto su preciso invito di mio figlio, che ha voluto scegliere anche il titolo.
Potete richiederlo sul mio sito www.amorecheillumina.com
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