ZAIRA
Si, uscivo, tu esci lì matta per sentire!
Qui uscire, vi è dato, chiaro è?
Le voci deve più uscire,
c’ho dati e a te t’offro più uscire.
Amavi tu!
E’ radio dei parenti
e figlia di lì dire:
di maghi Oltre c’è pochi,
digli li levi!
Lì chiedi: mi nutristi bene?
Speciale, ti dico io!
Oh giù mondo morde più aborti!
Mò rendo più baci e hai rose lì,
abbracci lì!
FRANCESCA
Hai spalle e vali,
lì spalle è d’allevià!
Qua salma e giù vò, e ridi tu!
E dramma, giuri, via!
Aggiungete questa di qui:
cà tomba là ortaggi vi diamo,
la cucina hai grande!
Ce n’è d’acqua stragi lì in Toscana,
hai uscite?
Bontà qui ha di disperà là mai:
qui vedrai il Natale Figlio!
Sò morti? E di lì ti dirò: fidati!
Qui ripiglierò strade,
si, ho di dir, sana e salva!
C’ha baci il Cielo, vai, dirò!
Ne ha di rose là!
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Zaira, consapevole del desiderio grandissimo che sua mamma
ha di sentirla da lassù, la rassicura: si, le dice, uscivo da lassù per venire da te che impazzivi dal desiderio di sentirmi. Le chiede se ha chiaro il fatto che davvero loro da lassù possono "uscire" per venire a registrare, del resto, le dice, c'è il dato di fatto, ossia tutte le voci registrate fin qua nel sito. Le voci, anzi, devono "uscire" ancora di più per portarci certezza della vita dopo la morte, lei ha dei "dati" ed offre a sua mamma la possibilità di poter "uscire" di più se si deciderà di provare a registrare. Zaira sa bene che Savina l'ha amata tanto e glielo dice chiaro e tondo. Questa è la radio dei parenti, nel senso che attraverso queste onde radio i nostri parenti lassù possono contattarci, ma attraverso questa radio Zaira vuole dare un avviso a sua mamma: se tante volte avesse la tentazione, spinta dal dolore, di rivolgersi ai cosiddetti "maghi" per avere sue notizie, sappia che lassù, nell'Oltre di luce dove lei si trova, di "maghi" ce ne sono ben pochi a causa del fatto che essi agiscono spesso con l'aiuto di forze maligne e per lucrare, per cui chiede a me di dire a sua mamma di levarli dal suo pensiero. Zaira sa che sua mamma si chiede in cuor suo se l'ha "nutrita" bene (non solo nel senso alimentare, ovvio, ma anche in quello spirituale, con l'amore e la vicinanza) e lei le risponde semplicemente che ella l'ha fatto in un modo davvero "speciale"! Per cui si tranquillizzi Savina, Zaira sa bene l'amore con cui lei ha agito. Come spesso fanno, i nostri cari lasciano anche insegnamenti generali, che siano di monito a tutti: Zaira, infatti, ci trasmette un messaggio importante contro l'aborto dicendoci che il mondo è "morso" dagli aborti che vi si commettono, ne è ferito profondamente. Saluta, infine, con parole piene di affetto: dice di rendere ancora più baci a sua mamma di quanti lei gliene dia, le manda rose e abbracci quaggiù.
Francesca è consapevole dei sacrifici che sua mamma compie per i suoi nipotini e le dice subito che "ha spalle", ossia che è forte, però sa anche che queste spalle andrebbero alleviate da tanto peso. Fa poi una battuta e chiede a sua mamma di ridere: pur essendo lei una "salma" ora è qui che parla, è venuta quaggiù (segno che non è affatto una salma!). Le chiede di giurarle che scaccerà il dramma dentro di se con questa consapevolezza della sua nuova vita lassù, e mi chiede di aggiungere anche questo concetto molto chiaro: con la tomba (cà tomba, mi dice, in dialetto napoletano "cà"' vuol dire "con": sanno che io lo comprendo benissimo e se non possono fare altrimenti, utilizzano anche il dialetto per farsi capire) loro fertilizzano la terra perchè produca più ortaggi, visto che, avendo una cucina grande, sua mamma ne potrà cucinare tanti di ortaggi. E' un concetto importante: dalla terra il nostro corpo è venuto e alla terra tornerà come concime per dare nuova vita e nutrimento, ma noi non siamo in quella tomba, nè siamo quel corpo che dopo resterà per rendere la terra più fertile. Del resto la morte, dice Francesca, fa parte della vita quotidiana, non c'è scampo ad essa, e un esempio lo cita nelle recenti stragi che le alluvioni hanno compiuto anche in Toscana. Però, se si ha bontà qui sulla terra, se si è vissuto con altruismo, non bisogna disperare perchè, dopo il trapasso, potremo renderci conto davvero di cosa sia il Natale del Figlio di Dio che è venuto a sconfiggere la morte: infatti lassù saremo più vivi che mai in virtù di Gesù Cristo. Poi Francesca fa una domanda "superflua": chiede a sua mamma se queste sono voci di morti, e se non lo sono (come infatti è), allora lei dice a sua mamma di fidarsi di quanto lei le sta dicendo, del fatto che dopo la morte la nostra coscienza, che è energia, non sarà distrutta, ma solo trasformata in una vita più bella e gratificante (se siamo stati "buoni"). Prima di riprendere la sua strada, Francesca vuole dire una cosa importante a sua mamma: lei lassù è sana e salva nella Luce divina. Il Cielo ha baci per sua mamma e lei le manda tante rose. |