VALENTINA
Vagare sopra terra ti confronti,
né attirava, si, il Re!
Dire anche a mia mà:
qua mi piglia onde.
Cuori detta, il mio andrà a dire
che hai cena ricordo fa lì,
ah, ciao a tutti,
si trova Dio, vi dicevamo, Oltre!
E a fine e non mori!
Mirai, anzi dire,
la libertà…arriva scoprì!
Note: di qua perde i potenti!
Mostrate, eh, quando di noi genitrici portate,
mà fa strilli!
DEBORAH
Con un artista quassù ci penserai,
di là andrà.
Premi e poi ti dà, oh, lì imita!
Massimo vai, ci sta dentro, lei c’è!
Parla e sei, sono in mano qui gruppo.
Ah, di celeste c’hai chiave,
cogli già erbetta te!
Ah, c’è, scrivi lì, il migliore!
E gli ovuli…
Più di denaro si fa qua!
Evviva, si, va alta,
cercate sopra, c’è figlia!
No grattacieli, da noi uguali lì.
Qua biglietti lì,
lì si comanda, introietti:
mare ti dà, va a eredi!
Di là, di mille, sangue
e studi già tu hai.
Io vi pesco rima, già vi cade stelle!
Ah noi, ho avuto già pace:
laggiù la tirai!
Esci, vai, ah, là uscì poco!
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Valentina ci dà un indizio
sui motivi che l'hanno spinta al gesto estremo: qui sulla terra il confronto con gli altri è difficile e lei forse lo "subiva" più del normale, sentendosene sopraffatta, inoltre, dice, allora non era attratta dall'idea di Dio, era indifferente verso di Lui e ciò, di certo, non l'ha aiutata a superare le sue difficoltà. Vuole che Martina avverta sua mamma del fatto che lei può parlare attraverso queste onde. Sono i cuori a dettare ciò che ci dicono da lassù e il suo viene a dire a Martina che desidera che organizzi una cena ricordo in suo onore per dire che saluta tutti gli amici (ciao a tutti) e avvertirli che, nell'Oltre, troveranno Dio. E che alla fine della vita non si muore. Anzi, dice Valentina, dopo la morte lei scoprì che arriva la vera libertà. Dà una nota di insegnamento generale: i potenti, quelli che sono tali sulla terra, lassù non saranno per niente tali, e perdono di fronte alle virtù di tante persone umili. Chiede che venga mostrato il suo messaggio e la realtà svelata dalla metafonia, e sa che, quando Martina porterà questo messaggio a sua mamma, ella (chiamata "mà"), si metterà a strillare (per lo stupore? Per la gioia? Lo sa solo Valentina).
Deborah chiede a sua mamma di immaginarla lassù con un artista (penso si riferisca a Sant'Erasmo che è bravo ad elaborare in parole di senso poetico e compiuto le sillabe che metto a sua disposizione nella base), e annuncia che viene di qua, da questa parte, sulla terra per registrare. Le chiede di premere il tasto del registratore che così il Cielo le darà risposte, le chiede di imitare chi fa già metafonia. Le predice che andrà poi al massimo e che lei è già lì, dentro il suo registratore ad aspettarla. Le chiede di parlare con lei che è già assistita da un gruppo di anime esperte nella comunicazione con la terra. Le dice che ha già in mano la chiave per comunicare coi cieli, che già "l'erbetta" le cresce, "erbetta" che poi diventerà qualcosa di più se si dedicherà a sperimentare metafonia. Con lei lassù, ora, c'è Sant'Erasmo che definisce il migliore, il più bravo fra le guide celesti. Ecco il suo insegnamento generale: con tristezza dice che con gli ovuli, i semi della vita, oggi ci si fa mercimonio, mercato, ci si fanno soldi, a questo punto è il mondo. Con un "evviva" di gioia annuncia che lei sale più in alto, e chiede dunque di cercarla nei piani alti, più vicini alla Luce. E lì dove sta, dice Deborah, non ci sono grattacieli, ossia cose o persone che superano gli altri, ma sono tutti uguali di fronte a Dio. Ci sono biglietti con messaggi che da lassù lei dà alla mamma: con questi messaggi e la possibilità di fare metafonia, è come se il cielo le donasse il mare intero, però Deborah vuole che poi di tutta questa meraviglia la mamma parli anche agli eredi, figli e nipoti, insomma, che doni anche a loro questa verità (con la parola "introietti" Deborah vuole dire a sua mamma di interiorizzare quello che le sta dicendo, di convincersene profondamente). Le dice che la mamma già ha a disposizione gli studi e il "sangue" (ossia la fatica) di tanti che già hanno studiato la metafonia, dunque è facilitata. Lei pescherà le "rime" da donare a sua mamma, già, con questa parole che lei dona, è come se fossero cadute stelle luminose su sua mamma. Lei ha già raggiunto la pace e la "tira" anche quaggiù, alla sua famiglia. Chiude invitando la mamma ad uscire di più perchè, dice, esce poco. |