ROSA
Dischi! Venne lì giù piume!
Sarasmo ce l’ha qua,
si noi, ir giù una lettera!
Sta serpi: beh, n’hai lì a distrà lì,
va, da lì vede ed è Erasmo là!
Qua è Rai: è giusto che il Signor conosci lì.
Chi vale de più lì? Eh, no furbi!
Dà giù Martire robe,
giuro qui mi venne ed entrammo ora la!
Hanno i fili e voci nascer qui,
taxi m’avvicina, apro mò lì,
è qui onde e c’è mò andar giù là tutti.
Sei bona e smettere ti faccio,
ma cero va scelto lì!
E da lì le direbbe facce:
l’è donare meglio e più ottieni a ride(re).
De lì magnà, dille, Tavor fa:
a remà c’ha, l’è bella lì!
ALFREDO
Frà c’è, si leva sole lì!
Ridi, vai, inni già farne.
C’era prati, rose, immenso era Amor!
Oh, m’ero a danzà,
Qua annà gli eroi, dichiara: fa lì!
Ho finestra: fa l’Oltre vedè meraviglie,
te ma non scordai, l’aroma lì…
e quello che provo è il dormire entrà…
è vittima lì!
Entrai e non stopperà vele,
Mi amavi là,
neh, ma rotta sarà qui!
E più avè il velo…
Ed ea, Frà, oh il mistero tirò su!
Ohi, dire lì, vai lì!
E va, indicasse: il vero azzurro è più qui!
Ho finestra pè dà, sai nasce i vetri,
ti venderò cieli in nero!
Fa, dille va padre, giù ronde fa.
E l’avrò perso il corpo,
me gli strati lì ne ha!
Era in ansie e vedo lì, ecc…e!
|
SPIEGAZIONE DEL TESTO
Ecco la registrazione ("dischi") che arriva con l'aiuto dell'energia angelica (le "piume") da cui è accompagnato Sant'Erasmo (a Venezia, spesso, per dire Sant'Erasmo, che è un'isola della laguna, si dice affettuosamente "Sarasmo", per cui io avrei certamente capito questo modo di chiamarlo). Si, conferma Rosa, siamo noi e va una lettera laggiù ("ir" sta per andare). D à un avvertimento a sua nipote: le dice che ha intorno a sè dei "serpi", persone subdole che tentano di distrarla dalla verità della vita dopo la morte, dalla fede, che la confondono, e questo lo ha visto Sant'Erasmo che, essendo uno spirito superiore, può avere una visione delle vicende di coloro che a cui sono indirizzati i messaggi. Come spesso ci dicono scherzando un pò, hanno la "Rai" celeste che da lassù trasmette i propri messaggi perchè è giusto che si possa conoscere Dio già qui sulla terra, se lo si desidera e lo si cerca (i messaggi sono uno dei modi per avere la conferma che Egli è il nostro Creatore). In modo un pò provocatorio, Rosa invita sua nipote a riflettere su una verità: coloro che avranno più valore un giorno lassù non sono certo i "furbi" che hanno facile successo sulla terra. E' proprio il Martire, Sant'Erasmo, che ci manda giù questi messaggi, Rosa lo giura a sua nipote caso mai avesse dei dubbi, e le dice che, grazie a lui che è andato a cercarla, le è stato possibile "entrare" nel mio registratore. Da lassù hanno i "fili", ossia la possibilità di trasmetterci le loro "voci" che "nascono", appunto, lassù; Rosa accenna al "taxi" come al simbolico mezzo che l'avvicina al piano terrestre per farla parlare con noi, e constata che hanno tante onde che permettono a tutti loro lassù di poter comunicare con noi sulla terra. Fa poi un'affermazione che solo Moira potrà comprendere del tutto: le promette, vista la bontà d'animo della nipote, di aiutarla e di "farla smettere", evidentemente ella si riferisce a qualche cosa in particolare, a comportamenti o atteggiamenti che disturbano la serenità d'animo di sua nipote, e certo che poi, dopo questo aiuto celeste, sua nipote dovrà portere un bel cero in chiesa come ringraziamento. Le "facce" che mi si presentano sugli spettrogrammi, quelle degli spiriti che sono lassù, ora le direbbero, come sano consiglio, che nella vita è meglio donare che ricevere e che si ottiene molto di più col sorriso che con l'aggressività. Rosa chiude consigliando alla nipote di stare lontana dagli antidepressivi se mai nella sua vita se ne dovesse presentare la necessità, e scherza dicendo che poi il Tavor (famoso antidepressivo, molto diffuso) fa "magnà", nel senso che aumenta l'appetito e fa ingrassare (cosa verissima). Le ricorda che deve darsi da fare (a "remà c'ha") per spingere avanti la sua vita e la saluta constatando che sua nipote è bella.
Alfredo, come sorpreso, prende atto che la sua Francesca ascolterà questa registrazione ed è come se per lui si levasse il sole, ne è felice. Per questa grazia grande di poter comunicare le chiede di elevare inni al Signore e di ridere per la gioia. Lassù, quando è "arrivato" ha trovato ad accoglierlo prati, rose e l'Amore immenso di Dio che lo ha avvolto. Dalla gioia Alfredo "danza" e chiede di dire che dal Cielo vengono giù gli "eroi" per permettere a loro di comunicare con noi (sono eroi perchè accettano di discendere momentaneamente dal Paradiso per venire vicini al piano terrestre ed ho già detto in altre occasioni che per loro la cosa equivale a scendere in una zona malsana). Dalla "finestra" che ci è stata concessa e dalla quale ora Alfredo comunica, l'Oltre fa vedere le sue meraviglie, ma nonostante queste meraviglie in cui ora Alfredo vive, egli, dice, non ha dimenticato Francesca e il suo profumo. Ciò che ha provato al momento della morte è stato come l'entrare nel sonno, quando è restato vittima dell'incidente fatale. Da quel momento Alfredo è entrato nel suo cammino di evoluzione e certo le sue vele non si stopperanno in questo cammino, egli sa bene che Francesca lo amava qui sulla terra ma le rivela che la loro vera rotta insieme sarà lassù. Qui sulla terra, purtroppo, il velo che impedisce la visione dell'altro mondo è sempre più spesso a causa del materialismo crescente e diffuso, ma, bontà sua, Alfredo dice che io, con ciò che faccio, ho un pò contribuito a sollevarlo, questo velo sul mistero ultimo. Questa verità bisogna dirla, e Alfredo chiede a Francesca di andare a dirla a chi conosce, di dire che il vero azzurro è lassù. Gli è stato concesso di poter aprire una finestra anche a Francesca (se vuole anche lei potrà provare a registrare), e, se lo farà, scherza Alfredo le "venderà" le verità del Cielo in "nero". Egli fa questa battuta perchè Francesca ha dentro di sè il dubbio sulla liceità di questo contatto, essendo condizionata un pò dal più tradizionale insegnamento della chiesa cattolica, ed è per questo che scherzosamente le dice che le regalerà queste verità di nascosto dalla chiesa che, pur avendole fra i suoi dogmi di fede, ha però smesso di insegnarle, sopraffatta anche dal secolarismo e dallo scientismo più spiccio. Alfredo aveva una figlia nata da una precedente relazione e così chiede a Francesca di far sapere a sua figlia che lui di tanto in tanto va da lei, che le fa le "ronde" per proteggerla. Apprestandosi al saluto, Alfredo ci dona una verità che mi viene detta per la prima volta con questa chiarezza: egli ha perso il corpo fisico con la morte, ma ha poi constatato che in quel corpo di carne c'erano altri strati di materia via via più sottile che sono i veicoli dell'anima immortale. Saluta infine dicendo che sa bene che Francesca vive con tante ansie e poi interrompre con un "eccetera" lasciando intendere che conosce bene gli altri suoi problemi inespressi. |