PIERPAOLO
Sta di lì il denaro, mà!
Da là, eh, noi sito ha.
Hanno lì ade e urli,
qui hai la mano, là tira Gesù.
D’essere corpi li fece là,
si, sogno era de bleffà,
s’andrà, tirano le figure.
A si curare, deh, s’andrà,
dille qui ombra di già qua attesi,
so che sei bona: glielo diede giallo.
S’è avuto a sunare: ha a cuore amore de Lea!
Legge là, va Martire:
“qui, hai dire, si ritempra,
non lascerà (deh, vai avanti) il dolore!
De là lode ho!
Fanno guarì l’onde,
sennò la stavo a avvelenare?”
Su, che c’ha: qua entrà!
Ti darà Martire!
Trase! Te vò, perché là ci fa convivere.
E “Credo” snobbà di là sognare:
vi dà nel brutto scelta!
Però hai ragione: ho gestire da me qua, tu!
Aperti gli occhi fanno.
Era da solo? Invece sposai tribù qua, neh!
E mulo tu accoglie e in direttiva omaggi c’è!
SANT'ERASMO
C’è qui lei, ci attira laggiù!
E lì a chi piace fare?
D’oro i pesci, paperon ce và.
E arriva, giù lì c’è n’entità:
vuoi de lì pena? Giù Magri, che sciupo lì!
Là, fa giù di spirito:
là fanno male legge, là Magri risorgerà,
e lì Magri giunse pari.
Di qua se rode,
chiede la Fonte,
dell’ortica potere affida là a stelle.
Le ha dato: fra tutti vai lì,
Frà, nacque domande? Ditemi.
Mò le dirà “pietà” che un Papà c’è!
La Cina ha là qui d’aprì.
Ah, rema ligia, Papi te sorriderà, sii bona.
Verità, c’è la Verità lassù!
Solo topi là turba?
Chiude a miseri su, eh già!
MARINA
Sperava e quindi mammà sta su!
Figlia c’ha l’arma luce.
Se ti sembran i matti lì:
legge ha di lì e meravigli? Ben fa qui!
Qui ti do, lancio e conosci:
lei mi dà lì baci!
Qui ce n’era dischi per lì due!
Ha lì disco. Sentire gli era turno per di lì.
Si, vediam, è brava lì!
V’insegno: è di là il monte, su, inizià lì!
De lì ha di pace,
vi siano svelati come giusti qua n’è!
Son nata a sti raggi che lassù i figli nasce,
qui c’era voce,
ahi, lì ci manda, in giù è magra,
come cibo qui ci porta in due.
Non è qui fine, si cammina, si va.
Da lì dire: ne ha luce Re!
Già fa da sé cambià così!
| SPIEGAZIONE DEL TESTO
Pierpaolo esordisce dicendo a sua mamma che il vero "denaro", il vero valore, sta in questo sito e in queste registrazioni, ed è contento di poter dire che loro, i cosiddetti "morti" ora hanno, con metafonicamente.it, il loro sito. Lassù, ci informa, c'è davvero quello che gli antichi chiamavano "ade" e che corrisponde al nostro Purgatorio, ossia le varie zone intermedie tra la terra e il cielo ove le anime sono destinate a purificarsi, e in queste zone, le più basse, essendo luoghi di sofferenza, si odono anche gli urli di chi è ancora molto lontano da Dio. Dice a sua mamma che lei ha la sua mano posta nel cielo (ha fede) e che Gesù la tira, l'aiuta nel suo percorso terreno. Iddio ci creò in modo da essere "anche" corpi materiali oltre che anime immortali. Sogna, fa chimere, chi pensa che dietro queste comunicazioni ci sia un bluff, loro verranno sempre a portare qui sulla terra la testimonianza della loro realtà, e manderanno ancora "figure", immagini come quelle che ho già ricevuto sugli spettrogrammi. Verranno anche a curare i nostri lutti, lui era già tanto che attendeva di poter dire qualcosa a sua mamma, e poi mi dice, bontà sua, che sa che sono buona e ho dato a sua mamma il semaforo "giallo" di attesa prima di dargli la possibilità di sentirlo. Ha ottenuto il permesso di "suonare" quaggiù per dare il suo messaggio anche perchè lassù hanno a cuore l'amore di Loredana per gli altri (ha accorciato il nome in Lea perchè forse non riusciva a inserirlo nelle sillabe della base, visto che è lungo). Anche poi Sant'Erasmo (detto il Martire) le vuole leggere un messaggio, e le dice che bisogna dire che i messaggi dal cielo vengono a ritemprare un cuore addolorato, ma che non cancellano il dolore, servono ad andare avanti più serenamente. La loda per ciò che fa e come reagisce, e le dice che queste onde fanno guarire la ferita della mancanza (anche se la cicatrice resta), altrimenti, scherza, se così non fosse bisognerebbe pensare forse che con le onde ci stanno ad avvelenare?. Pierpaolo invita sua mamma a tentare di registrare, le darà aiuto Sant'Erasmo che ha tanto da dare ancora, le dice di entrare (dice "trase", ossia "entra" in napoletano, sa che quella parola posso comprenderla), in questo modo il Cielo permette loro di poter ancora convivere un pò insieme, lui da lassù e la mamma da quaggiù. Bisogna solo sognare di snobbare ciò che è contenuto nella preghiera del Credo (ossia l'essenziale della fede cristiana), perchè ciò che è in quella preghiera ci offre la possibilità di scegliere quando ci troviamo ad affrontare un brutto momento (è un pensiero molto profondo). Dice a sua mamma che aveva ragione a dirgli che deve gestirsi da solo, lassù aprono gli occhi e lui sa che questo consiglio è giusto. E se lei si domanda se è solo lassù, ebbene che si ricreda, lui scherza dicendole che ha sposato una tribù, che è quindi in grande compagnia di spiriti benevoli. Nel finale Pierpaolo scherza sul fatto che non mi ha ringraziata prima e dice ironicamente che ho accolto un "mulo", ma in direttiva di arrivo ci sono i suoi omaggi.
Mi saluta, il santo, dicendo che li attiro giù quando accendo il registratore. Sant'Erasmo chiede a chi piace darsi da fare quaggiù per raccogliere i suoi messaggi e diffonderli, in fondo lui ci invita a "pescare" i "pesci d'oro" che lui, scherza, essendo un vero paperone, ci regala da lassù. Su lì c'è un'entità che, richiamata dal suo pensiero, arriva in sua presenza (ma quest'entità non lo vede, chiuso com'è nella sua cecità spirituale), e, se proprio voglio amareggiarmi con la sua pena, lui me ne parlerà. Magri, dice il santo, che sciupo quaggiù la sua vita! Sciupo delle belle qualità che il Signore gli aveva donato e che lui non ha saputo far fruttare la meglio (ha sotterrato il suo talento d'argento, come nella parabola del Vangelo). Sant'Erasmo mi invita a riportare la sua battuta di spirito: la Svizzera fa male le sue leggi perchè in quella legge in particolare che permette il suicidio assistito, non ha tenuto conto che poi Magri sarebbe risorto subito lassù e "pari" a com'era prima di suicidarsi, ossia con tutti suoi problemi irrisolti che ora lassù sono ancora più gravi. Si rode, lassù, questa povera anima, chiede di Dio (la Fonte) che ora non può vedere, che gli si cela, quel Dio a cui non ha creduto in vita, e così facendo, con la sua stessa superbia e cecità, egli stesso attribuisce a quelle stelle in cui avrebbe dovuto vedere i segni di Dio, il "potere dell'ortica", invece, ossia un tormento psicologico che nasce dal fatto che non ha saputo leggere nella Natura la mano del Creatore e si è sostituito a Lui anche nella decisione suprema di togliersi la vita. Siamo noi stessi, lassù, a creare il nostro inferno, come dicono tutti i messaggeri puri dell'Aldilà, e così Magri ora vede concretizzarsi intorno a sè gli incubi di una vita senza senso, vissuta solo per e nella materia, senza mai aver alzato gli occhi al Cielo. Il mondo che egli si è preparato sulla terra con la sua mentalità, ora gli sta davanti col suo nulla e il suo tormento, ma egli sa che esiste, che continua ad esistere anche se non vede quel Dio a cui lui stesso ha tolto realtà. Sant'Erasmo mi dice che il Signore mi ha dato la risposta che chiedevo su quest'anima e ora devo andare a dirla a tutti affinchè comprendano ciò: lassù ci porteremo dietro ciò che abbiamo creato con la mente e il cuore, dunque, attenzione. Raccoglieremo ciò che abbiamo seminato, come Gesù ci ha detto.
Se ci sono ancora domande su questi argomenti, mi dice il Santo, gliele posso fare. Però, dice Sant'Erasmo, siccome lassù c'è un Papà (Dio è padre), quando sarà il momento, quando lui stesso lo invocherà con fede, Egli avrà pietà anche per Magri. Per quanto riguarda la Cina, di cui pure gli avevo chiesto il suo parere, il Santo dice che questa nazione deve aprirsi alle verità soprannaturali che ignora. Mi chiede di continuare a remare ligia (a registrare) e di essere buona, che poi Papi (chiama così Dio a volte, con affetto), mi sorriderà. Grida due volte "verità" per sottolineare che davvero essa è lassù. Mi aveva turbato (e anche, devo dire, schifato) leggere che in Cina usano ingoiare dei piccoli topolini vivi quando hanno bruciore di stomaco, affinchè questi topolini ripuliscano lo stomaco dall'acido prima di essere aloro volta digeriti, e allora il santo dice che non devo turbarmi tanto di quest'usanza, ma del fatto, ancor più grave, che in Cina chiudano le porte del trascendente ai miseri (i miseri sono coloro che non possono, così, avere alcun conforto spirituale), ed è questo il crimine più grave che si compie in quella nazione.
Marina sa che sua mamma sperava tanto in un suo messaggio e, grazie alla sua speranza, ora ella è simbolicamente lassù insieme a lei che le sta donando questa registrazione.Questa sua figlia è ormai rivestita dell'arma invincibile della luce divina (è in un luogo di luce). Se noi che facciamo metafonia gli possiamo sembrare matti, ebbene, che ella sappia che c'è una legge divina che permette queste registrazioni e dunque non c'è da meravigliarsi se ciò è consentito, perchè qui si fa solo il bene. Lei "lancia" da lassù la sua verità e poi dice che sua mamma le dà dei baci, e che questa registrazione (dischi) è anche per "quei due", ossia suo fratello e la sua amica del cuore per i quali sua mamma le ha chiesto un pensiero. Sua mamma ha ricevuto il suo "disco" da lassù perchè è arrivato il suo turno, da lassù lei la vede sua mamma, e vede che è brava, che cerca comunque di convivere con la sua perdita. Marina dà un insegnamento ai suoi cari: nell'Aldilà c'è un monte simbolico da scalare per poi giungere a Dio, ma la scalata inizia qui, su questa terra. C'è pace lassù, e nel luogo ove lei si trova, svela, ci sono i giusti (lei è in una sfera di luce, lo conferma). E' rinata ai raggi di questa luce divina lassù, e ciò perchè tutti i figli che partono troppo presto poi rinascono lassù a nuova vita, e lei ha potuto anche avere questa voce per poter parlare, è il Signore che li manda dall'Aldilà anche perchè quaggiù la situazione è ben magra, per farci aprire gli occhi su altre verità e realtà affinchè si possa correggere la rotta dell'umanità, e loro vengono come cibo spirituale e vengono portati da due persone, Sant'Erasmo lassù e io qui sulla terra (o gli altri che si dedicano alla metafonia, chiaro). Non c'è la fine dopo la morte, dice Marina a sua mamma, lassù ancora si procede nel cammino, si va avanti. Mi chiede di dire che il Re ne ha di Luce lassù, e che questa Sua Luce, già di per se stessa fa cambiare così come anche lei è cambiata lassù, è una Luce che trasforma con la Sua sapienza d'amore. |