MATTIA
Oh n’ha agente, già era qua!
C’era e già grida l’affetti
il padre qui!
Tra la spazzatura il fumo era, dì,
vero e dico:
lì se verrà in Oltre, passava colì!
E girai mondi, grandi è:
c’era creature colì!
Eh già: c’è onda da qui,
c’era fatti,
dentro era preti,
grata è gente di lì,
su, tra i piedi, ce ne ha!
A me cari è cari,
e vita, sperà, è su!
Andrà giù, sarà sole,
già ce l’hai chiave,
di già noi da te giù è!
Botti, ti passa,
qua forte, oh, scoppia di lì!
E giù chiedi: meno sarà affetti là?
CLARA
E’ mà!... Stretto a cuor m’è giù!
E scarpe…avete lì!
Ah, lascio qua azzurro, è figlio lì!
Che sudore che c’è lì!
E mamma, che è qui in reggia,
uscì lì giù!
E rido, sono qui!
Francè venne qui, so’ amici qua!
Assai lì ce pensa,
c’andrà di là i narratori,
sentieri sta lì,
hanno ufficio:
dà più prove e luce, si!
Urla “venite!”,
e piangerò a dire:
lì corse ne arriva!
E ci vedi là, e bacio ci va qui!
Dire: anche passioni nel progresso c’era.
Ha detto Mamma:
piglia cuori Gesù,
è vivo per te,
vero, hai lì!
MIO PADRE
Eh, ma c’è già bottiglie?
Raggio c’è!
Quando arriva ci dona il mondo, Piero!
In Oltre v’è mondi,
lì piange, figlia, chi è ingenuo:
qua adorate simulacri!
Te a dire ho!
Qua leggi, gira, per capire,
e lì già avere, là avere gli occhi!
Oh, là dire Enzo, lì dire
qui scende, se v’è lì in terra onda, gli aiuti!
Quando ti serve zio hai Luigi,
là ti uscirà,
ah, ci sta, vi aiuta, la zia sta lì!
Eee! Costei è bona a insegnare,
e giù ricambià e via!
Se va in giacche!
Giuro, l’amo lì!
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Mattia dice che Sant'Erasmo le ha mandato un agente per portarle la "comunicazione" (credo sia Piero, mio marito, che fa "l'aiutante" del santo). Con lei c'è anche il papà di Valeria che, da lassù, le grida il suo affetto. Mattia dice che il fumo di sigaretta andrebbe buttato nella spazzatura, che fa male, e che bisogna pensare che questo vizio, poi, lo si porta nell'Oltre come un desiderio che non si può soddisfare, visto che la vita quaggiù poi passa, finisce. Nell'Aldilà, dice Mattia, lei ha potuto visitare i vari mondi che lo compongono e in quei mondi, dice, ci sono creature viventi. Lì a disposizione c'è l'onda e ci sono fatti concreti, c'è il "prete" (Sant'Erasmo) al quale tanta gente è grata per il fatto che egli rende possibili i contatti fra i due mondi, ed anche lassù ci sono tante persone che gli stanno tra i piedi nella speranza di poter contattare un proprio caro sulla terra grazie a lui. Mattia dice che i suoi cari le sono cari, e lo fa con un gioco di parole, invitandoli a sperare perchè lassù c'è la vita. Dice a Valeria che finalmente il sole entrerà nella sua vita, che ella ha già la chiave per liberarsi dalla prigione della depressione e che loro, da lassù, le stanno vicino. Sparano botti lassù perchè Valeria guarirà dalla sua depressione, fanno festa, e questi botti scoppiano forte! E chiude invitando la figlia a porsi una domanda: pensa forse che l'affetto che i nostri cari lassù hanno per noi possa diminuire? Certo che no, è la risposta implicita.
"E' mamma", dice Clara iniziando la sua registrazione per presentarsi, e Alessandro lei lo tiene stretto al cuore. Dice che queste registrazioni sono come le scarpe che ci permettono di camminare sulle vie della vera conoscenza. Lei, avvicinandosi al livello terrestre per registrare, lascia l'azzurro in cui vive, ma lo fa volentieri perchè c'è il figlio che l'ha richiesta. Avvicinandosi al livello terrestre, Clara si rende conto di quanto sudore noi buttiamo qui in terra, quanto ci affatichiamo. Lei, la mamma di Alessandro, che vive in una "reggia" lassù (è evidentemente in un luogo elevato), esce per venire quaggiù, un luogo che le deve sembrare quanto meno problematico. Ride di gioia perchè è qui, vicina a suo figlio, dice che lì "andai" (metaforicamente, ovvio) io, Francesca, e che il gruppo che mi assiste dall'altra parte è formato da spiriti amici. Pensano molto lassù a come aiutarci a comprendere la vita dopo la morte, dice che manderanno ancora più narratori perchè ce la raccontino, hanno sentieri che giungono fino a noi, e hanno un ufficio preposto a darci sempre più prove e luce sul mondo ultraterreno. Chiede ad Alessandro di "urlare" anche ad altri di avvicinarsi a questa verità, e glielo chiede piangendo perchè è davvero importante per tante anime ignare. Lì sulla terra, dice Clara, ne arrivano di corse da lassù (come se mandassero un bus o un treno a portarci le loro voci). Dice a suo figlio che in queste registrazioni è come se li potessimo vedere e gli manda poi un bacio. Clara chiede di dire che nel progresso umano c'è sempre stata la passione come motore (come darle torto?). Chiude dicendo che la Mamma celeste ha detto in varie occasioni che Gesù prende il cuore delle persone, il loro amore, e dice a suo figlio che Egli è vivo anche per lui, che lo ha vicino.
Mio padre, quando può parlare, è felice e vorrebbe brindare, ecco perchè chiede se ho già le bottiglie. C'è il raggio che Piero gli porta per comunicare e, dice, quando arriva Piero è come se portasse loro il mondo intero (sono felici di parlare, eccome!). Nell'Oltre ci sono mondi interi e chi piange per la morte di qualcuno quaggiù è un ingenuo che ignora la verità: noi adoriamo il corpo che è solo un simulacro, in realtà ciò che conta è lo spirito immortale di ognuno di noi, e questo, dice mio padre, egli doveva dirmelo. Papà invita tutti a "girare" per questo sito per capire meglio, ad avere gli occhi per vedere la realtà dell'Oltre già qui, sulla terra. Poi dice che è lui, Enzo, che sta parlando e che, se c'è l'onda giusta per comunicare, arrivano gli aiuti da lassù. Papà aveva un fratello che io non ho conosciuto perchè morì a soli dodici anni, un fratello di nome Luigi, e papà mi dice che anche questo mio sconosciuto zio verrà ad aiutarmi spiritualmente se ne dovessi avere bisogno. Inoltre, c'è anche, ad aiutare lassù, sua sorella, una mia zia scomparsa un anno fa. Dice che sono capace di insegnare questa realtà a chi non la conosce e mi invita a farlo, a mettermi la "giacca" di insegnante. Saluta giurando che mi ama. |