LUIGINA
So già se avè tosse!
Oh giù mali? Con Re sperare!
Ho timbro e sperare!
Bimbi, nì, qua ho merenda,
e di faccia ho sempre me!
Qua leggerebbe lettera,
ambasciata de là pigli:
che golosa è stata lì!
In pace allora adesso qui,
Sperare, sai, belle:
in terra va qui tra piedi, là!
Fili bare le entra, lei domerà?
Cù questa capa t’allevai!
Te vo’ liscià!
E mò pronunciare faticare è qui:
e là andrà a dire tutto!
WALTER
Cara, qua vado, c’è!
Qui sto, chiamo io,
su tre schede che schiappa c’hai qua!
E vale la Bibbia,
e andiamo, e giù utilizza regalo lì!
De lì devo: ama la Luce,
impara a capì sante parole.
Pace, si, può fallire azienda,
che dire? Oh, siano de là ricchezze!
L’orecchi me tira e quindi l’apri:
c’è lì duri capire
che, oh, là tv rivedi di te!
E ride e dirà in giro:
“lo vedi? Vò claque!”
Portò fino a me la lista,
ha già ruote,
ora lì proceda!
E lì disco, pensa, cade di qui!
E’ la vita e non mi rodeva:
lì legge era!
Fronte ha: vedi che c’ha presi
in nuove battaglie?
E timbra legge e lodi qui!
E mai in ufficio mi fa sedè:
ah, credi, là me pesa salire…eh!
Già appare qua lo sconto e si va!
LINO
Girà pagine vorrebbe Pieruccio
che fà lì, su tanti l’osannerà!
E a suo gruppo, tronchiam,
se non gli fai là feste:
Si entra che legge ce l’ha:
che parli l’Aldilà!
Lì, vedi, vò di spalle
e non ha porte!
Hai là diretta, che filo c’ha lì,
Lino va che sò invità,
e là note redige, te tiro lì,
di lì giù parla e fai!
Offre visto, il metodo so:
il tesoro vuoi?
Ha in bocca il sale e via lì sbaglio:
registrava i morti!
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Luigina fa presente che lei è a conoscenza di tutto ciò che succede ai suoi cari sulla terra, dice, infatti, scherzosamente, che sa perfino se hanno la tosse. Invita a sperare sempre nel Signore se ci si trova a vivere dei mali nella propria vita e informa che ha il "timbro", ossia il permesso per registrare e dare il suo messaggio. Dice ai suoi parenti, chiamandoli affettuosamente "bimbi", che ora lassù lei può fare "merenda" (è ovviamente una metafora per dire che non soffre più per la privazione di certi cibi, privazione che sulla terra aveva sofferto forse per il diabete di cui soffriva), e, in più dice loro che ha sempre la sua stessa faccia, lo stesso aspetto di quando era sulla terra (sebbene sarà di sicuro più giovane). Vuole leggere la sua lettera, il suo messaggio che contiene un'ambasciata, un messaggio che ci tiene a dare: dice che in terra lei è stata golosa, amava il cibo più del normale. Ora lassù è in pace e lo dice chiaramente. Bisogna sperare davvero, dice a sua nipote, perchè è proprio vero che i cosiddetti "morti" possono tornare quaggiù come ha fatto lei per darci il suo messaggio, e addiritttura starci "tra i piedi", letteralmente. Con questo messaggio, i fili della comunicazione dall'Aldilà sono entrati nella vita di sua nipote e lei si chiede se questi messaggi la "domeranno", ossia la renderanno più serena, le daranno pace interiore, perchè, dice, lei l'ha allevata con una prospettiva spirituale e religiosa (con questa "capa", ossia testa, lo dice in dialetto). "Te vò liscià", credo che possa significare che vuole accarezzarla. Saluta dicendo che per loro pronunciare parole per farsi comprendere da noi è molto faticoso (devono fare uno sforzo grande, infatti, sia perchè non hanno più i loro organi vocali, sia perchè lassù la comunicazione avviene a livello telepatico), e chiede a sua nipote di andare a dire tutto di questo messaggio anche agli altri parenti.
Walter sa che ci sarà la sua compagna ad ascoltare questa registrazione e la chiama "cara". Conferma che è proprio qui, vicino al registratore, che è lui a "chiamare", e poi scherza, dicendo che, sulle tre "schede" che ho avuto in questa registrazione (Luigina, lui e Lino) lui è quello più "schiappa". Devo dare, qui, una piccola spiegazione: Walter mi ha fatto molto penare per la decifrazione, non è stato subito chiaro, forse per la sua inesperienza, e per questo, con fare ironico, consapevole di ciò, si autodefinisce "schiappa". Dona subito una verità alla sua donna: le dice che la Bibbia è vera e la invita ad utilizzare questa verità, e questo regalo che le fa dicendole ciò, nella propria vita terrena, a farla propria. Deve dirle una cosa: di amare la Luce, Dio, e che deve imparare a capire davvero le parole sante della Bibbia e del Vangelo. Walter, con un'immagine molto pratica, mette l'accento sull'importanza delle ricchezze spirituali e dice che si, un'azienda può anche fallire, pace, non è così fondamentale come lo sono le vere ricchiezze, ossia quelle spirituali, celesti, che dobbiamo imparare ad accumulare. Dice che qualcuno gli "tira le orecchie", penso sia Sant'Erasmo che lo spinge a dire che i "duri" di comprendonio, coloro che non vogliono credere nella vita dopo la morte, devono sapere, invece, che lassù rivedranno, come sullo schermo di una tv, la propria vita, le proprie azioni, nel bene e nel male e si autogiudicheranno per questo alla luce della Verità, senza alcuna attenuante o scappatoia. Immagina scherzando che, a questo discorso, la sua compagna stia ridendo e vada dicendo in giro che lui ancora cerca la "claque", ossia la gente che lo ammiri e lo applauda per ciò che dice. Dice che io sono giunta finalmente fino al suo nome nella lunga lista di richieste che ho, attendeva impaziente di poter parlare, e commenta con un'immagine che la madre dei suoi figli ha già le ruote, ossia è ben attrezzata per condurre la propria vita senza troppe difficoltà, e dunque, le dice, prosegua così che va bene. Con stupore la invita a pensare che questa registrazione ("disco") cade proprio dal Cielo, da lassù. Poi, come a voler rassicurare la sua compagna, le dice che il fatto che sia morto così giovane faceva parte della vita, la cosa non lo rode, non lo tormenta, l'ha accettata perchè c'era una legge lassù che prevedeva questo destino per lui. Poi pronuncia una frase davvero splendida e consolante per la donna che ama: le dice che il Signore ha sempre un "fronte" di combattimento aperto (in senso spirituale, ovvio), e che ora li ha presi entrambi a condurre nuove battaglie, diverse da quelle che hanno affrontato quando lui era in vita. Il Signore ha dato il suo timbro, il suo permesso affinchè egli potesse registrare e dunque va lodato, anche dai suoi cari qui sulla terra, per questo dono. Conclude informando sulle sue condizioni nell'Aldilà: con ironia dice che il Signore non lo fa certo sedere in ufficio, ma pretende da lui un impegno più forte per la sua evoluzione, infatti Walter conclude dicendo che gli pesa salire, evolversi, deve impegnarsi tanto. Però, con questa registrazione gli viene donato uno "sconto", viene un pò sollevato dal suo impegno, e quindi ora se ne torna su.
Lino inizia la sua registrazione facendoci presente che lì vicino a lui c'è Piero, mio marito, che si occupa di aiutare Sant'Erasmo a "trovare" le persone che vengono richieste, e lo chiama affettuosamente "Pieruccio". Dice che, appunto, Piero vorrebbe girare velocemente le pagine della mia lista per poter portare tutti coloro che aspettano di parlare coi loro cari, e siccome si dà tanto da fare per tutti loro, in tanti lassù lo osanneranno. Dice a suo figlio che, se non farà le feste al gruppo di Piero e Sant'Erasmo che hanno reso possibile questo "miracolo", lui troncherà la registrazione (è un modo dire per far capire che desidera gratitudine verso questi spiriti che tanto si danno da fare lassù per permettere queste comunicazioni). Dice a Michele che loro possono "entrare" nel registratore perchè Dio ha una legge che permette questo, e dunque, dice, che parli pure l'Aldilà!. Per registrare viene alle mie spalle anche se non ci sono porte che dividono i due mondi. E' una registrazione in "diretta", che avviene nel momento in cui io la effettuo, e ciò possibile perchè ho il filo diretto con loro lassù; Lino, dice, viene quaggiù perchè è stato invitato, è stato chiamato da me per suo figlio Michele, ed ora io redigo la nota che egli sta dettando: vorrebbe che suo figlio parlasse apertamente quaggiù di questa straordinaria esperienza che è la metafonia e del messaggio che ci porta, e che anche la praticasse di persona. Dice che, infatti, il Signore gli offre un visto, un permesso per poter registrare, lui lassù sa come funziona la cosa per potersi presentare come guida a suo figlio e gli chiede: non lo vuoi questo tesoro? E' una chiara esortazione a provare. Afferma che i messaggi metafonici portano in "bocca" il sale della sapienza, e bisogna sgomberare il campo dall'errore del dubbio: assicura, infatti, che sono proprio i morti a registrare le loro comunicazioni con questo metodo! Si, conferma con maggiore forza, e l'Oltre, così, può venire qui, sulla terra, che per loro ora è "là". |