EUGENIA
Di qua esca piatto, c’ha tesoro qua!
Brindà: santo ci dà!
Qua dico: cresci, c’è qui Dio!
Qua avè dischi dell’amato: cara pregavo!
E giù i nastri vidimò, cuore ce l’ha lì, ohi!
Re giù importanza di più,
e ha lì vetri!
Va rogna e da lì c’è nebbia?
Verità dire: so’ qua,
e che qui m’invita,
e dire: qua va, ho timbri,
qua ci do, parli giù!
Di là giunta v’è: mai trucco!
Che Frà curi!
GASTONE
Speravi? Mezzo studi e ne fo!
Inoltre ringraziare è da me!
Ah mò gira santo, già venite, figlie!
Ha Cielo, Alfa, lì Ferrari,
sprinta e vò accelerà,
lì giù già ride!
Parole leggi che è grazia
Piero è quaterna, lì vari cieli!
Già ridi e metti agli atti:
qua gli ha i muscoli,
andiamo fora ad aprì:
picchiava i preti gli arabi,
lady, c’onora del caffè?
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SPIEGAZIONE DEL TESTO
Eugenia chiede che esca il piatto pieno di tesori che da lassù ha preparato per Simonetta, ovvero che parta la registrazione che sua nipote tanto ha atteso. Bisogna brindare, dice la nonna, il santo finalmente concede questa grazia che tanto attendevano le due donne. Una raccomandazione alla nipote: bisogna crescere spiritualmente, evolvere nel distacco dall'egoismo terreno perchè lì c'è davvero Dio a cui rendere conto, un giorno, della propria vita. Qui fanno avere le registrazioni dalle persone care lassù e Eugenia dice di aver tanto pregato che venisse concessa anche a lei la possibilità di poter parlare a sua nipote, che desiderava sentirla. E così il santo, che ha un grande cuore, alla fine ha "vidimato" il suo nastro, ovvero le ha dato il permesso di registrare. Bisogna dare più importanza al Signore qui sulla terra, anche perchè Lui ha i vetri, ossia conosce gli eventi ed i cuori di ogni singolo uomo. Se arrivano "rogne", problemi, se Simonetta è assalita dalle nebbie del dubbio, allora, dice Eugenia, bisogna solo dire la verità, ossia che lei è lassù, viva, che è stata invitata a registrare, che può venire sulla terra perchè ha i permessi divini, e invita sua nipote a parlare di tutto questo quaggiù. Chiude dicendo che davvero lei è giunta dall'Aldilà, non c'è alcun trucco, e si augura che io continui a curare queste registrazioni.
Gastone sa che sua nipote sperava tanto in un suo messaggio e allora la invita a studiare il metodo con cui fare metafonia, e allora, dice, ne farà di tutti colori nel suo registratore. Vuole ringraziarmi, cosa che, dice, è nel suo carattere gentile. Gira Sant'Erasmo lassù per cercare i nostri cari e Gastone ci invita ad "andare", a registrare. Una battuta scherzosa per dire che il Cielo ha fretta che questa realtà si diffonda presto: dice che Gesù, l'Alfa, ha una Ferrari con la quale "sprinta", accelera per diffondere la fede anche attraverso queste comunicazioni, e sa che questa battuta ci farà ridere. Invita sua nipote a leggere bene le sue parole e a raccontare ad altri quello che lei ha conosciuto attraverso il sito e le registrazioni avute. Un'altra battuta riguarda mio marito Piero che, come già sapete, aiuta il santo nella ricerca delle persone da portare a registrare, e dice che quando lui li va a cercare è come se loro vincessero una quaterna, tanto è grande il privilegio di poter mandare un messaggio ai propri cari sulla terra da lassù. Avverte ancora che sua nipote ora riderà a quello che sta per dire e che va "messo agli atti": lassù, dice, hanno i muscoli, sono forti e vengono ad aprire il passaggio fra i due mondi, ma pare anche un velato "avvertimento" agli arabi che, dice, picchiano i preti per intolleranza religiosa. Chiude nel suo stile giocoso e mi chiede se li onoro della "visita" offrendo loro un caffè. |