MIO PADRE VINCENZO
Oh qua v’è chiavi, vi amo da qui, ah!
Infilerà qua letture e tanti auguri!
Lì si dà il fumo a 3D!
E il “di là” sta lì,
è a un metro qui!
Poi lidense era Luigi,
aiuti v’entra di qua,
se piove vedi che di un’alba ho raggio qua.
E là legge era: qui esisto!
Manca prove? Dà buste, si, gira!
E se abolisci, spiegà, non c’è più merda,
la parola, mai più!
Principio vi rivela: lì sfida?
A ridere vengo giù!
Vuoi stare di lì?
Apri lì, da là Giuda spago.
CHIARA
Eh, ah lei si là può,
e strofa là c’è.
E’ timbro di stile,
delle odi leggo a ti!
Ah sali, ponti farò da lì!
E immagini lì di luce,
dà ai più piccoli, Dio!
E sai gli abiti? Là formosa ero...
vidi qui: i miei ormoni!
E dì: rischio che, ah, cadi in retino
di satana,
allietà gola lì!
Agì! Mò famiglie
e rischi che c’hanno, studi!
Ah tu dici lì dorme a esser morti?
Dì mò qui: n’hai di fiori?
Li porterà a gente e capirà!
E su di luci ci fan vestito!
Tirai rigore, pigli auguri lì in terra!
E PM di lì viaggia,
soffrì lui, gli rode cadaveri!
Corre in cielo il gatto con le ali,
lì piange, e turbai mimù qua!
ALESSANDRA
Lì l’erba e v’è roccia lì!
E mari scrive,
grazie a chi qua legge
ti viene ora più gente lì.
E Lido sforna, Dio n’ha per te!
Qua ne fanno di baci lì,
chattare, le arriverà baci,
fa e deve assister lì.
Ah giù pace sostenere,
fai leggere file!
Tornare, ah, giù lì, succede,
ma i miei parenti non capire!
A scetà tutti
le dan giù fari e lente!
Son là chiese, però il Signor vò amore lì!
C’ha bere di lì, là già ha la schiera,
c’è le grotte, avè mai!
Aiuta lì poveri…cari!
| SPIEGAZIONE DEL TESTO
Gli hanno dato le "chiavi" per entrare a parlare con me, dice mio padre, e ci conferma il suo amore, vivo anche da lassù. Mi fa gli auguri per tutte le letture che ancora potrò donare su questo sito. Qui, sulla terra, afferma, ci vendono il fumo, anche in 3D, ossia fumo ben confezionato attraverso libri, film e quant'altro, ma sempre fumo, però. L'aldilà, ci dice mio padre, sta qui vicinissimo a noi, a un metro appena da terra, come tanti già hanno affermato. Mio padre mi ha parlato già altre volte di questo suo fratello, Luigi, morto bambino, a cui lui era molto legato, e me ne ha parlato dicendomi che questo mio zio, che non ho mai potuto conoscere ovviamente, mi sta vicino per "aiutarmi", e ormai, dice papà, si è addirittura fatto "lidense" (io vivo al Lido di Venezia e gli abitanti di qui si chiamano, appunto, lidensi) per potermi stare più vicino spiritualmente. Da lassù mandano aiuti e poi, con una frase molto bella, mio padre dice che se "piove" nella mia vita, ossia se accadono cose brutte, lui avrà sempre, per me, il raggio di una nuova alba, di un nuovo inizio. Il fatto che egli, come tutti coloro che sono morti, continuino ad esistere è una legge fisica che prima o poi gli uomini scopriranno anche "scientificamente". Se mancano le "prove", dice mio padre, ebbene queste "buste" che tu giri agli altri lo sono di già, prove bell'e buone. Poi ritorna sulla polemica che la parola "merda" usata da Sant'Erasmo nella registrazione precedente aveva sollevato, e dice che, se si elimina la parola "merda" dal linguaggio, ebbene ciò non significa che si elimini poi la "merda". Ossia il linguaggio spesso è solo un paravento per l'ipocrisia. Poi, a proposito di questa "sfida" che dei presunti scettici starebbero per lanciarmi (mi è stato detto anche nella registrazione precedente), papà dice che verrà quaggiù a ridere, ossia la cosa lo diverte. Mi chiede ancora di stare qui a registrare perchè il mondo è come avvolto nello spago di Giuda, nel tradimento e nella bramosia di potere e danaro e queste registrazioni possono aprire gli occhi a tanti.
Chiara dice che io posso comunicare con loro e che c'è ora la sua "strofa" per sua mamma. Lo stile che usano per comunicare con me ha un suo proprio timbro, una propria caratteristica, quella di svolgersi attraverso "odi" poetiche, ed è un'ode quella che ora lei legge a sua mamma. Chiede a sua mamma di "salire" anche lei provando a registrare, lei le farà dei "ponti" per farla riuscire. Poi parla a sua mamma del mondo in cui lei ora si trova e le dice: immagina che sia tutto di luce e sappi che Dio dà di più proprio ai più piccoli, ai più umili fra gli uomini. Poi Chiara ci tiene a dire a sua mamma un dettaglio di quando era su questa terra: per lei trovare gli abiti non deve essere stato sempre semplice, perchè, dice, era "formosa", però ci tiene a dire che ora lassù ha capito che lo era per colpa di uno squilibrio ormonale, e ciò ci tiene a dirlo, perchè, dice ancora Chiara, se uno ingrassa perchè è goloso, perchè vuole "allietare la gola", rischia di cadere nel retino di satana che lo tenta col cibo, e questo non è stato il suo caso. Chiara ci ricorda che è un momento difficile per le famiglie e chiede di agire, di dedicare studi ai problemi che hanno le famiglie affinchè il mondo diventi un luogo più sereno per tutti. Si rivolge poi a chi crede che i morti vadano in un eterno riposo e che quindi non possano comunicare con noi: qui in questo sito io ne ho avuti di "fiori", ossia di bei messaggi dall'aldilà, e quindi, quando questi messaggi giungeranno a tante persone, allora tutti capiranno che i morti lassù non stanno in un eterno riposo senza coscienza, ma sono attivi e vivi. Lassù loro hanno un vestito di luce, ed è un'immagine bellissima che Chiara dona a sua mamma. Scherzando dice che ha tirato un rigore per far giungere i suoi auguri alla sua mamma. Fa un accenno al processo che deve svolgersi per l'incidente che l'ha vista coinvolta e nel quale è morta lei ma anche la sua amica. Dice che il Pubblico Ministero si sta dando da fare per rendere giustizia a sua mamma, e ciò perchè gli "rodono" quei cadaveri di due giovani ragazze, ossia è dispiaciuto profondamente che lei e la sua amica siano morte e vuole dunque dare giustizia vera e definitiva a sua mamma. La frase seguente l'ho compresa poco: dice che in cielo corre un gatto con le ali (non so se lei aveva gatti in vita oppure se intende semplicemente mandarci un'immagine che lei vede), sa che sua mamma ora piange, e sa che con le sue parole ha turbato la sua "mimù" (è un vezzeggiativo col quale chiama la sua mamma).
Alessandra ci dà informazioni su com'è l'ambiente in cui ora vive: vi sono presenti erba, roccia e mare (certo, dobbiamo immaginare che siano di materia diversa da quella terrestre). E grazie a chi già frequenta il sito che lo diffonde ai propri conoscenti, arriverà sempre più gente a leggerlo. Qui al Lido (ripeto, è dove vivo) si sfornano tante registrazioni, Dio ne ha in serbo di doni per me, dice Alessandra. Mandano tanti baci da lassù, e uno lo manda alla mamma a cui chiede di "chattare" con lei (con la metafonia): Alessandra sa che sua mamma deve svolgere altri compiti nella sua vita (come quello di assistere gli altri familiari) oltre a dedicarsi a cercare un contatto con lei. Bisogna sostenere la pace sulla terra e per questo motivo potrebbe essere utile che file di gente venissero a leggere la verità che ci portano questi messaggi. Succede che loro da lassù possano "tornare" sulla terra per poter comunicare con noi ma i suoi parenti non lo vogliono capire (forse si riferisce al resto della sua famiglia). Per "scetare" (svegliare in dialetto napoletano) tutti mi danno quaggiù fari e una lente che ci permette di poter vedere oltre. Alessandra invita sua mamma e tutti noi ad andare in chiesa, perchè, dice, bisogna amare il Signore. In questo sito è come se ci fosse l'acqua della verità che disseta, e per questo c'è già una schiera di persone che lo segue. Augurandosi che a nessuno mai tocchino in sorte, Alessandra ci ricorda che lassù ci sono davvero la famigerate grotte per le anime che hanno vissuto nel male. Saluta invitandomi a continuare ad aiutare quaggiù i poveri cari che hanno perso una persona amata. |